Enjoy a unique experience
Rilassati nel nostro City Hotel
Nel cuore di viale Principe di Napoli si trova l’Antum Hotel, con la sua atmosfera moderna, accogliente e camaleontica.
Antum Hotel rappresenta il luogo ideale per soggiorni di piacere e d’affari; la base perfetta per partire alla scoperta di tutto ciò che ha da offrire la storica Benevento, città dall’anima misteriosa e antica.
La nostra struttura interpreta al meglio il senso sannita di ospitalità. È caratterizzata da un perfetto equilibrio fra tradizione e contemporaneità, tra la cultura dell’accoglienza dei grandi hotel di un tempo e la disponibilità delle moderne tecnologie. Questo hotel 4 stelle vi sorprenderà per la sua atmosfera dotata di uno charme unico, arricchita da uno splendido ed inaspettato giardino all’ Italiana e un ristorante gourmet pronto a coinvolgere tutti i vostri sensi.
ROOMS & SUITES
I nostri spazi hanno tutto l'essenziale di cui hai bisogno per il tuo soggiorno.
Transfer Privati
Servizio Concierge
Wifi & Internet
Servizio Lavanderia
Breakfast in Camera
Parking Privato
City Park
Rooftop
UN’ESPERIENZA CHE COINVOLGE TUTTI I SENSI
Un incontro di sapori, un’esperienza gastronomica originale, innovativa, immersi in un’atmosfera esclusiva.
Rilassati con la nostra cucina gourmet finemente arricchita da una esclusiva scelta di vini. Dai menu stagionali alle esperienze culinarie, per soddisfare ogni desiderio, Ama experience si contraddistingue per la sua capacità di stupire ed emozionare con dei veri e propri percorsi di gusto, capaci di restare indelebili nella mente di chi se ne lascia ammaliare
Tutto quello che serve per un evento di successo
Contiamo che la nostra struttura possa diventare la Tua casa lontano da casa
ALLA SCOPERTA DELLA CITTA’
Le leggende narrano che non esista nessuna città in Italia più antica di Benevento perché fondata addirittura dal dio greco Diomede, reduce dalla guerra di Troia. Menzionata anche nel terzo canto del Purgatorio di Dante, Benevento è stata città sannitica, romana, longobarda e poi anche pontificia. Ed è proprio questa sua lunga storia a renderla unica e aver plasmato una terra e un popolo. Una storia tutta da scoprire fatta di miti, misteri e segreti che contribuiscono a offrire un’esperienza unica agli amanti del turismo in libertà
ENTROTERRA
Siamo nell’entroterra campano, circondato da meraviglie naturalistiche, nel cuore del Sannio. Qui ci sono alcune bellezze che non potete perdere se deciderete di fare di Benevento una delle vostre mete. A partire dal centro storico della città, vero e proprio museo a cielo aperto con il suo Arco di Traiano, il Teatro Romano, la chiesa di Santa Sofia -Patrimonio Mondiale dell’UNESCO -, alle aree verdi circostanti come le oasi naturalistiche oppure le campagne con i suoi vigneti, che rendono il beneventano leader nel comparto vitivinicolo della Campania.
PERIODO ROMANO
Durante tutto il periodo romano la città divenne fra le più floride dal momento che rappresentò uno snodo importantissimo per le principali tratte commerciali e strade. Nel 369 d.C. venne quasi completamente distrutta da un violento terremoto, episodio che segnò un repentino declino per Benevento. Prima subì le invasioni dei barbari che avevano iniziato a devastare e saccheggiare l’impero, poi, nel 571 d.C., passò nelle mani dei Longobardi.
LE STREGHE DI BENEVENTO
I longobardi, inizialmente avversi al Cattolicesimo, seguaci dell’eresia ariana e legati ancora al culto pagano di Wothan, pervennero alla conversione avvenuta nel 663 ad opera del vescovo Barbato, famoso anche per aver ordinato l’abbattimento del principale simbolo dell’eresia e del paganesimo, quell’albero di noce intorno al quale si svolgevano i riti.
Nacquero per alcuni così le “Streghe di Benevento” risalenti al tempo del culto di Wothan, padre degli dei, e fu alimentata con lo svolgimento di una cerimonia di guerra intorno ad un albero sacro.. Dopo la conversione, la leggenda sostituì ai guerrieri donne malefiche che, danzando freneticamente intorno all’albero, mettevano in pratica banchetti e riti orgiastici cui partecipava il diavolo, in sembianze di caprone.
In realtà il mito è molto più antico, ancora sopravvissuto in epoca romana, perchè in zona sannitica c’era il culto di Diana Caria, culto assolutamente proibito ai maschi, in cui le sacerdotesse, le Cariatidi, le sostenitrici del tempio, da cui le immagini scultorie, danzavano nelle notti di Luna Piena intorno al noce sacro.
La luna era Diana e la noce, come frutto, era l’immagine del labirinto dell’anima, in realtà molto simile a un cervello umano, chiusa nell’oscurità del guscio ligneo. Per giungere al cuore del frutto occorreva spezzare il guscio ligneo. Le sacerdotesse che praticavano la prostituzione sacra, la ierodulia, si immergevano annualmente nel fiume Sabus, da cui il termine Sabba dato alle riunioni stregoniche e l’idea della licenziosità del culto.
ROCCA DEI RETTORI
SANTA SOFIA
HORTUS CONCLUSUS
Hortus conclusus è una locuzione latina che significa “giardino chiuso” o “giardino recintato”.
È il tipico giardino medievale, nato nei monasteri dove veniva utilizzato per la coltivazione di piante alimentari e medicinali. Chiuso da quattro alte mura, sempre più spesso con una fontana al centro (simbolo di Cristo e fonte della vita), divenne rapidamente simbolo del paradiso perduto.
ARCO TRAIANO
ROCCA DEI RETTORI
SANTA SOFIA
MUSEO ARCOS
Il museo ARCOS ospita sia la Sezione Egizia del Museo del Sannio con i reperti provenienti dal Tempio beneventano dedicato alla dea Iside, “Signora di Benevento” sia la Sezione di Arte Contemporanea.
La quantità e la qualità dei ritrovamenti nilotici compiuti soprattutto nel 1903 testimoniano la presenza di un santuario fuori dalla norma e che, diversamente dagli altri isei presenti in Italia è l’unico in stile faraonico ed è anche l’unico tempio faraonico d’Europa.
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